16 Aprile 2020
In data odierna in modalità videoconferenza si è riunito il “Comitato Aziendale COVID-19” della società Italferr.
L’azienda ha riassunto tutte le attività messe in essere, in linea con le indicazioni di Gruppo e delle autorità competenti, per tutelare i dipendenti, a fronte dell’emergenza Coronavirus.
L’azienda ha comunicato di aver esteso lo smart working a tutto il personale grazie anche all’acquisto di 300 PC ed alla possibilità di far operare i dipendenti con i PC personali collegandosi quelli aziendali presenti in ufficio. E’ previsto l’acquisto di altri 150 PC nel prossimo mese di maggio e di ulteriori unità entro la fine dell’anno per un numero complessivo di 700 apparati.
Tutti i dipendenti sono stati informati delle diverse evoluzioni normative e delle azioni messe in campo dall’Azienda. Per tutelare coloro che si sono dovuti recare negli uffici per esigenze lavorative, si è provveduto a sanificare le sedi, raddoppiare le pulizie con utilizzo di disinfettanti, inserire gel igienizzanti nei bagni ed all’ingresso delle sedi stesse, prevedere attività che permettano di rispettare distanze interpersonali superiori al metro. A tutela del personale operante in cantiere l’Azienda ha fornito e sta continuando a rifornire gli uffici di DPI e gel igienizzante, ha autorizzato l’utilizzo di auto personale per raggiungere i cantieri, per i lavoratori in trasferta ha consentito l’utilizzo dei supermercati per l’acquisto di generi alimentari per i pasti, ha provveduto a trasmettere agli Appaltatori una appendice al PSC che andrà recepita nei POS delle imprese esecutrici e che conterrà le misure organizzative atte ad assicurare l’ottemperanza a quanto previsto dal protocollo condiviso del 14 marzo 2020.
A seguire da parte aziendale sono state anticipate le azioni che intende adottare nella fase di ripresa delle attività confermando l’utilizzo dello smart-working fino al termine dell’emergenza
sanitaria e che l’eventuale rientro dei dipendenti per esigenze tecnico organizzative negli uffici e/o nelle sedi di cantiere avverrà garantendo sempre e comunque le condizioni di tutela della
salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
Da parte sindacale, pur apprezzando quanto attuato dalla società, è stata evidenziata la necessità di effettuare un maggior numero di sanificazioni degli ambienti di lavoro e di verificare che vengano correttamente eseguite, con particolare attenzione alle sedi dei cantieri, dove tale incombenza è di pertinenza delle imprese appaltatrici, prevedendo il fermo dei lavori nel caso di inadempienza e/o esecuzione irrregolare del trattamento. Sempre in merito ai cantieri, è stata rimarcata l’esigenza di trovare soluzioni logistiche alternative vista la scarsa disponibilità di adeguate strutture ricettive e di ristorazione atte a garantire vitto e alloggio al personale in trasferta. Inoltre, è stata sottolineata l’esigenza di un maggiore approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale e prodotti igienizzanti che attualmente risultano ancora insufficienti.
Il Comitato ha, infine, deciso di riunirsi nuovamente il giorno 30 aprile 2020, per valutare le eventuali ulteriori azioni da mettere in atto a tutela del personale in previsione della possibile fase di ripartenza della produzione.
Roma, 16 aprile 2020
Le Segreterie Nazionali